"Incentivare lo sviluppo del turismo termale dando attuazione alla legge provinciale n. 6/2011" questo il titolo della Mozione presentata nella Provincia autonoma di Trento ed accolta a maggioranza dai consiglieri.
"Se trent’anni fa le terme si configuravano quasi esclusivamente come luoghi di cura di tipo ospedaliero - sottolinea il consigliere Detomas - oggi le terme sono luoghi dove vivere pienamente esperienze legate alla cura ed allavacanza, al benessere ed al ben-vivere. Il settore termale, per le sue caratteristiche di eco compatibilità, ha ancora forti potenzialità espressive in Trentino e potrebbe rappresentare un settore di punta nell’ambito dell’offerta curativa e turistica della nostra provincia potenziando le stazioni esistenti, recuperando località che non hanno avuto sufficiente fortuna"
Il 4 aprile 2011, la Provincia ha approvato una nuova disciplina sullo sviluppo del settore termale trentino, alla luce delle nuove disposizioni dell’Unione europea in materia sanitaria.
La legge del 2011 punta ad una maggiore conoscenza e tutela della risorsa termale ed alla evidenziazione delle caratteristiche terapeutiche attraverso studi, ricerche ed una validazione scientifica. Propone inoltre un'ampia collaborazione tra le aziende termali nella fase di promozione ed organizzazione di momenti di approfondimento e di maggiore conoscenza delle qualità terapeutiche, e sottolinea l'importanza della qualificazione del personale addetto. Introduce anche il marchio “Terme del Trentino”, e crea la Commissione provinciale per il termalismo.
Il Consiglio della Provincia autonoma di Trento ha impegnato la Giunta a promuovere interventi volti a dare piena e sollecita attuazione alla legge del 2011.
Come? Definendo le linee guida per lo sviluppo del settore termale trentino con il coinvolgimento dei soggetti direttamente interessati alle attività termali, valorizzando il ruolo della Commissione provinciale per il Termalismo, promuovendo la sottoscrizione di accordi di programma con i comuni e le comunità interessate, favorendo la qualificazione delle aziende termali, sostenendo interventi sul piano finanziario.
Attivandosi, infine, affinché l’Organizzazione Mondiale per il Termalismo, con sede a Levico Terme, possa definitivamente stabilirsi sul territorio provinciale.
Il Trentino presenta varie stazioni termali, radicate fin dall’epoca romana come Comano, o dell’età asburgica, altre ancora nate come offerta innovativa, tipo Garniga. Dalla Val di Fassa (Pozza) alle valli del Parco dello Stelvio (Pejo e Rabbi), dal Garda (Arco) al Bondone (Garniga), dalla Valsugana (Levico, Vetriolo e Roncegno) alle Giudicarie e Rendena (Comano e Caderzone).