A nord di Imperia ed a sud di Torino, il Piemonte offre al panorama del termalismo italiano una meta di eccellenza: Lurisia. In questa località termale l'acqua si può bere, respirare e ci si può fare anche il bagno.
Bere è quasi un rito, la cadenza nell’assumere piccoli sorsi d’acqua passeggiando tra il verde e il silenzio aiuta il rilassamento.
L'estate è la stagione migliore per cogliere l'essenza completa della filosofia termale e la direzione del centro ha creato un calendario di eventi aperti ad un pubblico vasto: si va dall'aperiterme, tutti i mercoledì, al tè delle cinque, agli incontri tematici con intrattenimento musicale, alle scuole di cucina per i più piccoli che possono mettere le "mani in pasta".
Seguire una cura idropinica vuol dire bere le acque termali delle fonti secondo il dosaggio e la quantità prescritte da un medico termale.
Ospiti occasionali possono bere l’acqua Santa Barbara, ma per assumere l'acqua Garbarino è necessaria una visita specialistica presso il medico termale.
Gli esperti del centro piemontese spiegano che "La cura idropinica dovrebbe essere effettuata da tutti coloro che si trovano a Lurisia per seguire dei programmi estetici e di rimessa in forma perché, oltre ad essere il modo più efficace di depurare l’organismo e prepararlo a godere dei benefici dei trattamenti, rappresenta una fonte di rimineralizzazione organica e di rigenerazione spirituale insostituibile".
L'acqua Santa Barbara viene classificata come acqua minimamente mineralizzata con caratteristiche fisico-chimiche che ne contraddistinguono la tollerabilità nella idropinoterapia. "Bevuta secondo precise modalità, è in grado di esplicare uno spiccato effetto diuretico e depurativo, sfruttato a fini medici per il trattamento dei calcoli urinari facilitandone la progressione ed espulsione, per la prevenzione delle recidive, per l’espulsione dei frammenti dopo intervento di litotripsia, per la prevenzione delle cistiti ricorrenti".
L'acqua Garbarino rientra fra le acque leggere, classificata come oligominerale, consente applicazioni per uso esterno e per via inalatoria: "Svolge azione antinfiammatoria, antalgica e sedativa con componente Radioemanativa" spiega lo staff medico.
Idropinoterapia: "Ha effetti diuretici e depurativi con l’aggiunta dell’azione antinfiammatoria e di un più marcato effetto di eliminazione dell’acido urico nel trattamento dell’iperuricemia e gotta cronica. La sua azione analgesica e sedativa sul sistema nervoso centrale e periferico la rende particolarmente indicata nel trattamento dell’osteoartrosi e di molte patologie croniche dell’apparato osteo-artro-muscolare con la metodica della fango-balneoterapia".
Le proprietà dell’acqua si possono assimilare anche attraverso le cure inalatorie, particolarmente indicate per i bambini che possono beneficiarne per affrontare raffreddori, otiti, tonsilliti e allergie.
Nel padiglione inalatorio è predisposta un’area attrezzata esclusivamente per i bambini "Qui è possibile seguire il ciclo di cure giocando, disegnando, leggendo in un ambiente accogliente ed accattivante dove il bambino vive con facilità l’approccio alle cure".