Sabato 21 marzo 2015 a Bracciano, in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, la dottoressa Monia Procesi relatrice rappresentante dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha approfondito la tematica del termalismo da un punto di vista scientifico.
Come nascono le Terme? Sono una fonte di energia non solo curativa, ma anche pulita e rinnovabile?
L'incontro "Le Acque del Parco" è il titolo del dibattito tenutosi presso l'Auditorium di Via delle Ferriere e seguito dalla visita guidata, nel pomeriggio, del Lago di Bracciano a bordo della Motonave Sabazia II con partenza dal Molo degli Inglesi.
La dottoressa Procesi, già relatrice per l'INGV dello studio "La geochimica dei fluidi nello studio delle risorse energetiche di sottosuolo: Geotermia e Stoccaggio gas" ha richiamato l'attenzione sulle varie componenti energetiche del pianeta ed in particolare sulle ben note sorgenti termali che nascono da condizioni geologiche precise. La natura produce energia pulita e rinnovabile, ma è anche una fonte esauribile.
Può un terremoto esaurire le Terme? Occorrono infatti fratture nel sottosuolo e permeabilità tra liquido e materia magmatica, o rocce sottoposte ad attrito, per generare quell'acqua ad alte temperature ricca di minerali e dall'effetto curativo per l'essere umano che troviamo all'interno degli stabilimenti termali sparsi per l'Italia.
Si tratta di condizioni fisiche e chimiche che possono variare nel tempo e che sono sensibili ad esempio ai movimenti tellurici.
Come spiega la dottoressa Procesi in un suo recente studio scientifico: "L’energia estratta da una risorsa rinnovabile è sempre ripristinata per vie naturali di una stessa quantità di energia. Il ripristino deve avvenire su una scala temporale simile a quella dell’estrazione. La sostenibilità di un sistema è invece l'abilità del sistema di estrazione di calore geotermico a sostenere la produttività per un lungo arco temporale".
Le Terme possono salvare il Pianeta? Nei sistemi geotermici l’acqua rappresenta il fluido vettore principale tra gli esempi offerti dall'esperta dell'INGV ci sono le Terme Laguna Blu in Islanda, ma anche l'attività termale di Sciacca in Sicilia, che secondo lo studio svolto dalla dottoressa Procesi risulta essere un sito, a maggiori profondità, sfruttabile anche per la produzione di energia elettrica.