Da sempre luogo di elezione per dedicarsi alla cura di sé e riprendersi quegli spazi di benessere che troppo spesso la nostra frenetica quotidianità ci impedisce di abitare, quest’anno le strutture termali, tornate finalmente a operare a pieno regime dopo il periodo di chiusura imposto dal lockdown, possono essere ripensate anche in funzione del loro effetto terapeutico. Grazie alla loro composizione biochimica le acque sulfuree sono, infatti, da considerarsi antinfiammatorie e antibatteriche e in virtù del loro potere di rafforzamento del sistema immunitario, in grado di svolgere un ruolo importante nell'ambito della prevenzione. Nella lotta contro le malattie o i virus, come è accaduto per il Covid 19, oltre a neutralizzare l'agente patogeno con farmaci e terapie diventa fondamentale che l'organismo sia in condizioni di salute tali da poter affrontare la malattia e quindi combatterla. Tra i fattori da prendere in considerazione sicuramente ci sono la resistenza del sistema immunitario e quindi la variabile ereditaria e il quadro generale di salute dell'organismo.
La terme sono certamente un valido aiuto contro lo stress e la rigenerazione psicofisica, rinfrancano l'organismo, lo rigenerano e quindi ne migliorano le funzioni. per questo è importante tornare a valorizzare la funzione curativa delle Terme al di là dell’aspetto spa/wellness che le aveva maggiormente connotate negli ultimi tempi.
Un’intenzione ribadita dalla Federazione mondiale del termalismo, per la quale le terme, inserendosi perfettamente nel concetto di “one health”, ossia di salute circolare e di gestione integrata nell’ambito della salute pubblica, possono riappropriarsi a pieno titolo del loro ruolo di cura e prevenzione ricalcando la tradizione ippocratica.
TERME DI SIRMIONE
Classificata
come sulfurea salsobromoiodica poiché contenente una rilevante
quantità di zolfo, l’acqua di Terme
di Sirmione
è composta di idrogeno solforato, sodio, bromo e iodio.
Caratteristiche biochimiche che ne fanno un farmaco
naturale dall’azione terapeutica
per tutto l’organismo e soprattutto per l’apparato respiratorio,
rendendo la cura termale un post-ricovero ideale per chi ha contratto
l’infezione e un luogo quanto mai idoneo per chi è attento alla
prevenzione.«L’aspetto della prevenzione è importante anche a
fronte del Covid, che ha colpito, soprattutto persone con patologie
croniche, così come succede con l’influenza» illustra il dottor
Carlo Sturani
direttore
scientifico sanitario di Terme di Sirmione.«È
stato riscontrato inoltre che chi fa le cure inalatorie alle alte vie
respiratorie, è soggetto negli anni successivi a minori episodi di
contrazione di virus e batteri» aggiunge Sturani.
Si precisa
inoltre che, per incidere in maniera ottimale sulle patologie
croniche e sulla loro prevenzione, le cure termali andrebbero fatte
ogni sei mesi. Una prospettiva incoraggiante si va inoltre delineando
a seguito dei risultati di alcuni test eseguiti recentemente sugli
animali, da cui si evidenzia che questo genere di terapie potrebbe
portare anche a rendere inattivi i virus.
TERME DI CERVIA
Presenti
nell’Acqua
Madre delle Terme
di Cervia
in maggiori concentrazioni rispetto ad altre acque termali grazie
all’effetto di evaporazione in Salina da cui provengono sia l’Acqua
Madre sia il Fango
Liman di Cervia,
elementi come magnesio, sodio, potassio, cloro, zolfo, bicarbonato,
bromo e iodio, oltre a migliorare la funzione immunitaria, sarebbero
determinanti nella loro azione antisettica e antinfiammatoria e in
particolare nella riduzione della frequenza delle infezioni
respiratorie. Come dichiara Alessandro
Zanasi,
direttore sanitario delle Terme
«I trattamenti delle Terme di Cervia, grazie all’azione dell’acqua
termale e dei raggi solari, rappresentano di per sé un validissimo
strumento per fronteggiare e prevenire diverse patologie, inclusi i
virus influenzali, mentre l’acqua è un formidabile diluente capace
di disperdere la carica infettiva di eventuali particelle virali».