Se scegliete di fare i bagni liberi nei laghetti gratuiti del parco dei Mulini ricordate, onde non rimanere delusi in seguito, che l’acqua in cui farete il bagno è notevolmente meno calda rispetto a quella utilizzata dagli stabilimenti termali, per la semplice ragione che essa percorre un tragitto dentro le condotte di canalizzazioni a cielo aperto, e questo fa ovviamente disperdere calore.
Rispetto alle acque degli stabilimenti è dunque tiepida, ed è quindi consigliato fare i bagni nelle terme libere a Bagno Vignoni preferibilmente in estate.
Per raggiungere le vasche di raccolta delle acque termali, dirigetevi verso l’abitato di Bagno Vignoni sull’apposita strada che si stacca dalla via Cassia. A questo punto ci sono due alternative:
Il primo consiglio per i bagni gratuiti a Bagno Vignoni riguarda l’effettiva balneabilità dei laghetti di raccolta delle acque: se volete fare il bagno, dovete sapere che, dal 2010, la balneazione è vietata, e rischiate una multa da 25 a 500 €. Le terme libere, per quanto suggestive, rischiano quindi di trasformarsi in terme molto costose, a meno che non decidiate di arrischiarvi verso il tramonto o in notturna, quando il pericolo di una multa si assottiglia notevolmente.
Mentre scendete alle piscine per i bagni liberi, non perdete lo spettacolo offerto dal Parco dei Mulini: anche se è solo il “contorno” della vostra gita termale, gli antichi mulini ancora visibili, le complesse canalizzazioni e le concrezioni calcaree generate dall’acqua termale rappresentano comunque un interessante sfondo per questo tipo di escursione.
A livello di prezzi, lo schema delle terme a Bagno Vignoni è piuttosto elementare ed anche completo: se la piscina libera è quella adatta a chi non vuole spendere niente, i tre stabilimenti si rivolgono, in senso crescente, a:
Semplice no?
Per quanto riguarda il parcheggio, nei giorni di maggior affluenza sarà difficile trovare parcheggio nello spiazzo alle spalle della piazza centrale, con la vasca di Santa Caterina. Conviene piuttosto parcheggiare lungo la strada prima dell’ingresso nel paese, nei pressi dell’incrocio con la Via Cassia, e farsi qualche centinaio di metri a piedi.
Infine, mangiare. Ristoranti, bar e trattorie in abbondanza sono presenti in tutto il paese, ma ricordate che sono locali rivolti solitamente al preponderante numero di “stranieri” che vengono qui a fare le terme. Questo significa prezzi “turistici”, medio-alti per definizione. Il pranzo al sacco potrebbe essere un’alternativa.
Bagno Vignoni presenta almeno due interessanti curiosità a livello di terme libere.
La prima, riguarda la celeberrima vasca nella piazza centrale del paese. Prima di essere chiusa all’utilizzo per motivi di decoro, infatti, essa era accessibile gratuitamente a tutti i visitatori, allo stesso modo di ogni altra piscina in cui è possibile fare le terme libere. Ed è in essa, infatti, che la stessa Caterina da Siena, patrona d’Italia, veniva dalla sua città natale ad immergersi per “mortificare la carne” tramite l’acqua bollente di questa sorgente (anche se a noi sembra piuttosto un piacere che una mortificazione!).
La seconda riguarda una curiosa modalità di bagni gratuiti messa in atto da alcuni visitatori più “estrosi”: per sfruttare gratuitamente un’acqua più calda di quella che arriva nella grande vasca rettangolare ad accesso libero, alcuni turisti si bagnano infatti, talvolta, direttamente all’interno delle condotte che portano l’acqua dagli stabilimenti alla pozza del parco dei Mulini.
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