TERME DI VINADIO
La località termale di Vinadio si trova in provincia di Cuneo, alle pendici del comprensorio delle Alpi Marittime che si estende praticamente al confine con la Francia, distante dal piccolo centro curativo appena una decina di chilometri.
E’ una località montana d’alta quota, posta ad oltre 900 metri di altitudine nella valle della Stura di Demonte che prende il nome dall’omonimo fiume, e si trova nell’ambito delle valli cuneesi che conservano la tradizionale cultura occitana, con il suo retaggio linguistico e folkloristico.
Pur non raggiungendo nemmeno i mille abitanti, il paese occitano di Vinadio presidia un comprensorio montano molto vasto, e dista dal capoluogo di provincia quasi 35 chilometri.
Come arrivare:
L’unica importante via di comunicazione percorribile in auto per raggiungere Vinadio è la Statale della Maddalena (SS 21), ovvero la Statale che, partendo dal capoluogo Cuneo sconfina in Francia in direzione di Gap nei pressi del laghetto omonimo.
Terme antiche sorgevano in questa zona in epoca romana: tale circostanza è documentata grazie alla menzione da parte del censore F.M. Emilio che, nel far realizzare la via che da lui prese il nome di “Emilia”, la fece giungere nell’allora Gallia attraversando proprio la Valle della Stura (in cui Vinadio si trova) e ordinò anche la costruzione di una diramazione all’altezza del vallone dei bagni, per maggiore comodità di utilizzo dei medesimi.
In epoca moderna, il complesso termale nasce nel 1505, ma uno sfruttamento rudimentale dei bagni è sicuramente anteriore, dato che i proprietari riuscivano nel 1562 ad opporsi al provvedimento di confisca da parte del Regno di Sardegna appoggiandosi a lettere di privilegio datate 1388. Attorno alla metà del XVI secolo sappiamo ancora, grazie all’opera sulle terme di Francesco Gallina, che lo stabilimento poteva contare su una serie di fabbricati che contenevano circa sessanta letti per i visitatori dei bagni.
Visitatori illustri che fruirono di queste acque benefiche furono diversi re della casa sabauda, come Carlo Emanuele III, Carlo Alberto e famiglia, Vittorio Emanuele oltre al primo ministro Camillo Benso di Cavour.
Le terme di Vinadio sono alimentate dalle acque di diverse sorgenti che acquistano il caratteristico calore grazie all’infiltrazione dalla superficie fino alla profondità di ben tremila metri, per poi riaffiorare presso diverse fonti fra le quali la Roccia, la Maddalena, la Cappella e la Fango Antico, situate nei pressi dello stabilimento, mentre le fonti Stufa del Vascone e Stufa Santelli sgorgano direttamente all’interno del complesso termale.
Le acque di Vinadio sono classificate come medio-minerali, clorurate, calcico-litiose-sulfuree, oltre che ipertermali. La temperatura di fuoriuscita delle sorgenti è talmente elevata che le acque delle piscine termali devono essere raffreddate fino a 36 gradi e il tempo consigliato di permanenza in immersone è non superiore ai 20 minuti.
Scaturisce infatti a circa 75 gradi ad un altitudine di circa 1.350 metri di quota e viene utilizzata soprattutto nella cura di affezioni otorino-laringoiatriche, delle vie respiratorie, dermatologiche, cardiovascolari e reumatiche.
Un trattamento termale piuttosto raro in Italia, che invece caratterizza le terme di Vinadio è l’antroterapia, ovvero i bagni di vapore in grotta essudatoria, che sfruttano il naturale calore delle acque in grado di riscaldare gli ambienti fino alla notevole temperatura di 60 gradi.
Le acque termali sono qui utilizzate anche per classici bagni rilassanti in piscina termale, per alimentare le vasche di maturazione dei fanghi usati per applicazioni crenoterapiche, per inalazioni caldo-umide e per l’idromassaggio.
Se decidete di villeggiare presso le Terme di Vinadio, le attrazioni più importanti che potrete ammirare sono:
La maggiore celebrità in tutta Italia, Vinadio la deve però alla fonte Migliorello, in località Besmorello, dove si imbottiglia la famosa acqua minerale naturale Sant’Anna di Vinadio.
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